Ultima udienza del Papa: la gioiosa certezza che il Signore è accanto a noi!

Alle 17 del 28 febbraio il Santo Padre lascerà San Pietro per quello che potrebbe essere il suo ultimo volo a bordo dell'elicottero papale. Destinazione: Castel Gandolfo. Come da lui stesso annunciato l'11 febbraio scorso, dopo l'ultima udienza generale di mercoledì, Benedetto XVI rinuncia oggi al trono di Pietro.
Alle 17 la patarina, l’antica campana della torre del Palazzo Senatorio, suonerà tre rintocchi per salutare idealmente il Santo Padre, Vescovo di Roma. Alle 20, altri tre rintocchi della patarina segneranno la fine della pontificato di Joseph Ratzinger, «Papa emerito Sua Santità Benedetto XVI», e inizierà il periodo di Sede Vacante.
Oggi, 28 Febbraio 2013, si sono radunate in piazza San Pietro tra le 150 e le 200 mila persone per sentire la sua ultima udienza.


Parole di Papa dimissionario, parole di uomo, θεολογία:

 « E’ stato un tratto di cammino della Chiesa che ha avuto momenti di gioia e di luce, ma anche momenti non facili; mi sono sentito come san Pietro con gli Apostoli nella barca sul lago di Galilea: il Signore ci ha donato tanti giorni di sole e di brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata abbondante; vi sono stati anche momenti in cui le acque erano agitate ed il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa e il Signore sembrava dormire. Ma ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua e non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto. (...)

In questi ultimi mesi, ho sentito che le mie forze erano diminuite, e ho chiesto a Dio con insistenza, nella preghiera, di illuminarmi con la sua luce per farmi prendere la decisione più giusta non per il mio bene, ma per il bene della Chiesa. Ho fatto questo passo nella piena consapevolezza della sua gravità e anche novità, ma con una profonda serenità d’animo. Amare la Chiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili, sofferte, avendo sempre davanti il bene della Chiesa e non se stessi. (...)


Il “sempre” è anche un “per sempre” - non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all'esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro. San Benedetto, il cui nome porto da Papa, mi sarà di grande esempio in questo. Egli ci ha mostrato la via per una vita, che, attiva o passiva, appartiene totalmente all'opera di Dio. (...)

Vi chiedo di ricordarmi davanti a Dio, e soprattutto di pregare per i Cardinali, chiamati ad un compito così rilevante, e per il nuovo Successore dell’Apostolo Pietro: il Signore lo accompagni con la luce e la forza del suo Spirito. Invochiamo la materna intercessione della Vergine Maria Madre di Dio e della Chiesa perché accompagni ciascuno di noi e l’intera comunità ecclesiale; a Lei ci affidiamo, con profonda fiducia. Cari amici! Dio guida la sua Chiesa, la sorregge sempre anche e soprattutto nei momenti difficili. Non perdiamo mai questa visione di fede, che è l’unica vera visione del cammino della Chiesa e del mondo. Nel nostro cuore, nel cuore di ciascuno di voi, ci sia sempre la gioiosa certezza che il Signore ci è accanto, non ci abbandona, ci è vicino e ci avvolge con il suo amore. Grazie!».


"Momenti non facili, in cui il Signore sembrava dormire": sono momenti davvero terrificanti, momenti nei quali il respiro non ha pace e in convulsa disperazione non smette di chiedere perché ad un cielo che è così immobile nel suo silenzio. Un silenzio che lento azzittisce i respiri e placa i perché, e subito una risposta balena nell'animo, uno strano coraggio, una piacevole speranza... è Dio che ci sta dando una pacca sulla spalla!




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