"Piper", il nuovo corto Pixar per andare oltre l'oceano di paure

   




"Piper", proiettato alla prima del film "Alla ricerca di Dory", ha un messaggio magico che arriva forte e chiaro in tutta la sua potenza: combattere contro le proprie paure, per superarle. La storia del piccolo piovanello è in grado di emozionare grandi e bambini, senza alcun dialogo.
Il corto è stato diretto da Alan Barillaro. Le musiche di Adrian Belew sono magicamente reali!

Nel video di circa sei minuti il protagonista è un piccolo piovanello costretto dalla mamma ad affrontare le prime difficoltà della vita. Con tenera apprensività la mamma, una mattina decide che è ora per il suo Piper di conoscere l'oceano e di imparare a pescare.

Altrettanta è la tenerezza della riluttanza del giovane piovanello alla vista della sua mamma che sbeccheggia in riva al mare una piccola e succulenta vongola: si pulisce il faccino ancora intorpidito, saltella esultante per la pesca della mamma e con istintiva naturalezza apre il suo beccuccio, chiude gli occhietti con faccia al cielo e attende che la sua mamma torni nel suo nido per sfamarlo come ha sempre fatto. Ma la mamma si fa attendere e continua a invitarlo a volare nella riva. Un pò per la fame e un pò per l'euforia della curiosità, il piccolo Piper decide di raggiungere la sua mamma: sbatte gli occhietti per rassicursi, e nonostante un piccolo ruzzolone iniziale, scrollatosi la sabbia di dosso riparte e con un volo a bassa quota arriva in riva dell'oceano, dove fa il suo trionfale ingresso tra tutti i piovanelli che banchettano tra le onde la loro prima colazione.
Giunto alle zampette della mamma con tenerezza chiude di nuovo gli occhietti al cielo e apre il suo beccuccio affamato. Questa volta, però, non gli resta che il guscio! La mamma ha mangiato la sua vongola e con uno sguardo fiero lo becchetta incoraggiandolo a pescarsi da solo una sua vongola per mangiarla. Piper punta i piedi, saltella, si distrae a giocare con le bolle d'acqua, dimentica la fame e le paure e viene travolto da una gigantesca onda che lo riduce in un cumulo di piume e acqua!
Al sicuro nel suo nido sembra aver gettato la spugna, non vuole più sentire neppure il rumore delle onde, ma la fame vince la paura e con sguardo fiero decide di riprovarci!
Salta su una roccia, e dopo aver scrutato l'orizzonte vede dulla riva una vongola che spunta dalla sabbia e zum corre a prenderla, ma anche l'onda ha deciso di arrivare e nel faccia a faccia, il piccolo Piper per la paura si tuffa in un cumulo di alghette. Proprio da la, però, fa il suo ingresso in scena una famiglia di pagurini che distrae le paure del giocane piovanello. Il piccolo paguro insime alla sua famiglia si dirige in riva all'oceano a pesca di vongole e il nostro Piper segue tutta la vicenda! Preso da coraggio si avvicina al suo nuovo piccolo amico, ma a un certo punto si accorge che tutta la famiglia di paguri e pure il piccoletto hanno cominciato velocemente a interrarsi sotto la sabbia: un'onda grande sta per arrivare.
Preso dalla paura, dall'ansia, dal panico, non scappa e come a copiare i paguri decide di interrare il suo beccuccio nella sabbia e così fa!
L'onda lo tavolge, ma sottacqua, quando sembra che tutto sia perduto, ci pensa il suo amico pagurino. Con un toc toc sul beccuccio del nostro Piper ormai arreso, attirata la sua attenzione, ad un cenno d'occhi lo invita a guardare cosa accade sotto le onde. Tutte le vongole vengono fuori dalla sabbia senza paura! Le sue vongole sono la, sotto le onde!
Euforico per la scoperta, per la sua paura vinta, il nostro Piper non riesce a smettere di volare e saltare qua e la sotto lo sguardo fiero della mamma. 
Ha imparato a non aver paura delle onde, ha imparato a pescare e lo fa per tutti. Perchè guardando sotto alle onde, le sue vongole sono più facili da pescare.
E alla fine della giornata, il nostro Piper stanco può tornare nel suo nido a dormire felice  e soddisfatto con la sua mamma e con le sue adorate vongole!


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